domenica 27 gennaio 2008

- Rabbie (schierate)

Rabbia
nessuna concessione alla indifferenza
verso la balbuzie distruttiva
del momento-sistema politico

rabbia
per la sfiducia espressa verso un governo
che perseguiva (.. pur con troppo “realismo”)
risanamento economico
rapporti sociali di maggiore qualità
servizi pubblici efficaci
merito vs nepotismo
trasparenze vs corruzione

rabbia
per una comunicazione
del governo sfiduciato
assolutamente inadeguata :
“insipienza comunicativa”

rabbia
per una squadra dirigente
caduta sulla sua “incompetenza”
professionale e rappresentativa

rabbia
per i processi e le scelte
dei rappresentati che esprimiamo
(volenti o nolentemente indotti..)

rabbia
per quelli come me
che (se) la cantano
ma a cui manca
una adeguata massa critica
x incidere significativamente per andare altrove

rabbia
per la reiterata riproposizione mediatica
del gongolante quanto intollerabile stile
del saltimbanco – pagliaccio multifacce
che prova a rinascere

rabbia
per la profonda difficoltà delle relazioni sociali
per la carenza di qualità “culturale” che circonda
per le difficoltà a vedere la competitività e produttività economica
passare dalla costruzione e utilizzo delle conoscenze
per le difficoltà di far “prevalere”
l’espressione della pace piuttosto che il conflitto

rabbia
a favore di chiunque proponga e organizzi l’adesione
a nuove regole sociali e politiche
a favore di regole adeguate alla nostra “società delle decisioni”

rabbia
a favore di nuovi diritti e doveri :
pluralismo strutturato oltre al formale
pluralismo culturale operativo oltre il formale
diritto all’attraversamento libero tra forme organizzative e culturali
sopravvivenza (almeno) minima x tutti coloro che lo desiderano
equo rapporto tra contributi e conseguenze esistenziali

rabbia
da tenere in serbo per proiettarci velocemente
nello spazio e nel tempo
con viaggi interplanetari
con staminali e nanotecnologie applicate sul nostro “dominio possibile”

rabbia
che sappia proiettarci
nelle direzioni da noi preferite
in un equilibrio corrispondente
alla “potenza e bontà” delle nostre decisioni

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