in un blog del “Corriere della sera” Cavalera propone un articolo dal tono “ammiccante" : I cinesi ad Harvard. (http://lanostracina.corriere.it/ ) L’idea espressa è la seguente : non sottovalutiamo la cultura della nuova classe dirigente Cinese; frequentano le scuole americane. E porta dei dati : “Pechino ormai da tempo favorisce l'espatrio (per fini di studio) dei suoi ragazzi per poi stimolarli al ritorno in posizioni professionali di peso. Una conferma di questa tendenza si ha dai dati pubblicati dalla agenzia Xinhua che riprende le cifre rese note da Harvard. Nel prestigioso centro universitario Usa la Cina è al secondo posto, dopo il Canada, per numero di giovani non americani iscritti (terza la Corea del Sud, quarta l'India: ennesima dimostrazione di quanto l'Asia e non solo la Cina sia un continente dinamico). Sono 400 su 3913 (il 10, 22 per cento degli immatricolati stranieri). Qualcuno sosterrà che sono comunque pochi. Non è vero: perchè ad Harvard vi è il numero chiuso e perchè c'è un secondo dato che fa riflettere. Nel 2007 la Cina ha spedito negli Stati Uniti (fonte l'Ambasciata Usa a Pechino) la bellezza di 51.500 giovani, il 40 per cento in più che nel 2006. Tutti a studiare. Possiamo essere molto critici nei confronti della Cina e del suo regime (e lo siamo a ragion veduta) ma di fronte alla lungimiranza che il Dragone dimostra nella formazione e nella cura dei suoi talenti dobbiamo solo inchinarci.”La considerazione che voglio fare è la seguente. I dati sono significativi ma la questione oggi è un’altra, diversa. Sono le università Cinesi che oggi formano e cominciano ad attirare studenti dal resto del mondo. Sono i Journal scientifici cinesi che cominciano a incidere sulla direzione della ricerca scientifica. Sono le università Cinesi che fanno e decidono le politiche di alleanza con le Università americane. Sono le Università Americane che provano a insediarsi in Cina. Allora? Quello che voglio evidenziare è che se si continuano a vedere i fenomeni socio-economico-culturali in ritardo non si fa un buon servizio né professionale né sociale. Per i riferimenti a sostegno di questa mia “tesi”, oltre alla mia esperienza diretta di contatti internazionali e storie relative, rimando ad analisi della letteratura e ai dati di merito. Ma chiedete pure – direttamente - a quei professori e ricercatori che frequentano il livello della ricerca e della conoscenza di livello internazionale (non quelli che la san già tutta…,ovviamente..) Provate a sfogliare i Journal con le ricerche di avanguardia anche americani : non ce ne sono molti senza un co-scrittore Cinese o orientale (India etc…) . Basta guardare bene. Dobbiamo interiorizzare che il processo di internazionalizzazione , anche a livello formativo e scientifico, è molto, molto vanti e plurale. Non è sufficiente guardarsi allo specchio per vedere il bello.
Ps.
Dati semplici da interpretare.
Prendiamo una università – quasi a caso - http://www.shisu.edu.cn/ - ed ecco alcuni dati.
“SISU has a full-time enrolment of over 1100 postgraduate students, 5300 undergraduate students, 1000 college students, and 900 international students.” Ovvero circa il 15% sono studenti internazionali.
.... “SISU has entered into partnership with more than 100 renowned universities in over 30 countries and regions. Quite a few foreign government leaders have visited SISU and many world celebrities are appointed as part-time professors. Every year, SISU sends its outstanding students to study abroad. Students of SISU have been invited to many important academic forums held home and abroad.”
Ps.
Dati semplici da interpretare.
Prendiamo una università – quasi a caso - http://www.shisu.edu.cn/ - ed ecco alcuni dati.
“SISU has a full-time enrolment of over 1100 postgraduate students, 5300 undergraduate students, 1000 college students, and 900 international students.” Ovvero circa il 15% sono studenti internazionali.
.... “SISU has entered into partnership with more than 100 renowned universities in over 30 countries and regions. Quite a few foreign government leaders have visited SISU and many world celebrities are appointed as part-time professors. Every year, SISU sends its outstanding students to study abroad. Students of SISU have been invited to many important academic forums held home and abroad.”
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