Sono giorni che uno vorrebbe evitare
(almeno ..) in “italiano” il significato delle parole..
Una sciocchezza (mediatica)
insegue con ansia
quella dell’interlocutore competitivo (… dell’altro..)
Resta a farne le spese lo spettatore.
Quest’ultimo,
Disarmato e/ma anche sovvenzionatore
Non (si) sa più “da che parte girarsi”
Non (si) sa più “a che santo votarsi”
per accedere a qualche cosa
di (mediamente / mediaticamente ... ) “sensato”
Pensa e ripensa,
una soluzione (.. magari poco nobile) c’è :
fuggire dalla intercettazione / comprensione del significato
Dopo Frege , Saussure
e altri nobili padri della ricerca
sulla generazione dei pensieri e dei significati
dobbiamo farci piccoli, piccoli e sperare
Viene proprio la voglia di sperare
… di confonderci con la /nella “lingua”
più incomprensibile possibile.
… Che non si riesca, in questo modo,
a risolvere (positivamente) l’aggancio mancante
alle comunicazioni interplanetarie.. ??
Se c’è spazio,
(e un po di spazio fuori da qui c’è,…. ci deve essere..)
e .. se troviamo la forza necessaria dentro di noi:
possiamo provare a non disperarci..
Magari,
un domani, ritorneremo a fruire
… con gioia … del significato
… della ricerca (semantica o generativa..) del significato
… della capacità di interagire con le parole
tra persone e significati …. Comprensibili
ma anche un poco desiderabili..
ps. Nella confusione generale (in italia) ci si avvia a nuove elezioni.
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