Nel girovagare, tra blog, arrivo a quello della Ravera che propone questo “pezzo di vita” quotidiana :
“L’intelligenza degli altri 27 Luglio 2008
Fremo, rompo le balle, divento irrequieta. Rileggo mezzo caso di Freud, prendo e lascio l’ultimo romanzo di Yehoshua ( “Fuoco amico”, non eccelso). Nuoto e corro fino a sfinirmi. Dormicchio un po’, ma il pomeriggio è in agguato, sono le ore della scrittura e io non so stare senza scrivere. Rileggo un po’ di W. Whitman. Scarico la posta. Provo a scalettare un racconto…così, tanto per dare un ordine a un paio di pensieri ossessivi. Lo straccio. Immagino di continuare il romanzo che ho finito:prendo appunti su un ipotetico 1989 in cui far muovere Emma e Maria…Il disordine cresce nella mia testa e sul tavolo della terrazza. Si ammonticchiano libri, fogli, appunti. Acchiappo un vecchio Heidegger, “sentieri interrotti” che mia figlia mi ha regalato qualche anno fa. Incomincio a leggere “L’artista è l’origine dell’opera. l’opera è l’origine dell’artista”. Leggo tre pagine…mi stanco”
Irrequietezza !!
“Apro i Quaderni di Malte Laurids Brigge e, finalmente, mi placo. Sentite che bello: ” Uno dovrebbe aspettare, raccogliere saggezza e dolcezza per tutta una vita, una vita lunga se possibile, per riuscire forse, proprio alla fine, a scrivere dieci righe buone. I versi non sono, come si crede, sentimenti(i quali si hanno abbastanza presto), sono esperienze”. Il messaggio arriva forte e chiaro.
Chiudo i taccuini, poso la penna. Intanto, dietro gli scogli che orlano la terrazza, il sole incomincia a tramontare.”
Appello alla “Saggezza” !!
“Una pagina di ordinaria follia - Lidia Ravera - 24 Luglio 2008
Un’ intera pagina del “Corriere della Sera”, la numero 19, sezione Cronache, è dedicata al rapporto che il nostro Paese ha instaurato con i Rom. “Bombe molotov in un campo nomadi della capitale: baracche lambite dalle fiamme, abitanti in fuga”, leggo, ed è il resoconto dell’ennesima scorribanda aggressiva della “peggio gioventù”, quella che per futili motivi (noia, razzismo da frustrati, testosterone senza meta) minaccia la vita di donne e bambini, distrugge roulotte, lascia divorare dal fuoco oggetti e provviste, vestiti e suppellettili domestiche. Erano a viso scoperto, hanno detto gli aggrediti, e gridavano insulti. …. “
Indignazione !!
Ma è più in là - altrove - che trovo una chiave “utile” di lettura (una chiave di lettura) del limite del discorso proposto sui “tempi odierni”. Si cambia tema e siamo a PD e ’68.
1) – “ Buona avventura - 8 Ottobre 2007
Non sono a Roma, quindi non posso fare la campagna elettorale (sono nella compagine numero 3: a sinistra con Veltroni). Forse, anche se fossi a Roma, non la farei. Quando cerco di convincere qualcuno, mi sembra sempre di dire le bugie. E poi anch’io, mica detengo certezze, cerco solo di capire in che direzione si riparano più danni. Due parole però vorrei spenderle, per augurare a tutti, tutti noi, noi che andremo a votare per eleggere il segretario di un Partito Nuovo (non un nuovo partito!), e l’assemblea che discuterà le nuove regole, buona avventura. Ho maturato l’opinione che proprio di questo si tratti, di un’avventura.”
2) – Intervistata in una trasmissione proposta da Rai Education (un giorno del 2008) l’ho sentita esprimere il seguente concetto (liberamente riportato) : “con il 68 e il 77 (intesi come movimenti…) abbiamo operato una dilatazione delle libertà a fronte di impegni e rischi personali e generazionali…assunti. Oggi i ragazzi – invece - stanno in casa (magari davanti alla TV) e non si prendono delle responsabilità fino ai trentanni ed oltre… Serve intervenire, …. responsabilizzandoli !” ndr
Ecco, se una persona come la Ravera esprime irrequietezza, amore per la saggezza e ribellione - non mi basta ma - sta bene : esprime un senso comune del malessere e forse anche una molla che porta al ricercare il nuovo oggi. Ma poi c’è il sottofondo che leggo diversamente. Lo leggo non tanto come “sarcasmo” voluto (più o meno implicito) ma come “sarcasmo involontario”. Come possiamo ragionevolmente ipotizzare una “avventura” ( .. magari “adeguata” .. ndr) questo PD ? Specie se ci volessimo riferire ad una “avventura” capace di “guidare” qualcuno ad approcciare meglio i temi filosofici e pratici di questa nostra società? Basta guardare la data degli auguri e le conseguenze e la situazione pratica e politica ad oggi del ruolo del PD per darsi delle risposte sensate su queste possibili domande. E’ vero che lei dice del suo scrivere che “non scrivo per i posteri”. Ma scrivendo e pensando serve comunque sforzarsi di aderire creativamente alla realtà in movimento. E occorrerebbe farlo in modo efficace specie nelle “costruzioni” di percorsi possibili da suggerire e socializzare. Ma passiamo oltre, ad un altro tema. Come posso non leggere come “sarcasmo” - qui certamente ed ancor più involontario – l’affermazione che la porta a considerare le conquiste di liberta e nuove relazioni che si sono aperte con il 68 /77 come possibile base motivazionale di un problema che si è riverberato sulle nuove generazioni in termini di “lassismo e/o irresponsabilizzazione” delle stesse. Il discorso proposto (sintetizzando molto ) è questo : noi (68/77) ci siamo fatti le lotte per cambiare le relazioni; ci siamo impegnati in prima persona, siamo usciti di casa presto (.. perché stavamo male ndr) invece questi giovani (d’oggi) sono un po smidollati e irresponsabili e pensano solo a stare bene in questa situazione. Una situazione in cui la generazione del 68/77 gli dà copertura. I giovani oggi stanno in casa fino ai trentenni…. anziché costruirsi spazi di loro autonomia.. e responsabilità. Un punto di vista, ok . Ma un punto di vista diverso è quello che invece riconosce come la nuova condizione di libertà sociale conquistata e diffusa con il 68/77 si è riverberata nella società e consente alle generazioni di sopportarsi e supportarsi. Forse non basta ma è un grande passo avanti. Dovremmo tornare all’autoritarismo del passato ??
Sarcasmo involontario !!
No, il sarcasmo non basta più né quando è voluto né quando è involontario.
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