Oggi compare un rapporto sulla responsabilità dell’establishment americano in Iraq. Il titolo (bellone!, se non fosse troppo triste l’insieme… e le sue conseguenze ancora in atto …) della storia è : «Bush equivocò deliberatamente i dati Cia per poter invadere l’Iraq” (http://www.corriere.it/esteri/08_giugno_06/usa_bush_iraq_6e62e4f2- 33ae-11dd-9532-00144f02aabc.shtml) . Sono troppe le domande e il nervosismo (per impotenza) che la news porta con se. Pausa. Oggi si pubblica nel sottotitolo “Lui (Bush n.d.r.) , Cheney, Powell e Rumsfeld pronunciarono di proposito delle affermazioni equivoche”. Soffri !!, soffriamo !!!. Si io soffro, voi non so. Comunque una domanda – o se si vuole una considerazione - la faccio. Chi mai aveva dei dubbi? I giornalisti che hanno “informato”? I proprietari dei media che decidono chi sono i giornalisti ok e quelli ko? I soggetti che vivono di “riflesso più o meno intelligente” dei flussi informativi che si riverberano sui loro modelli decisionali, sui nostri piani decisionali? Chi aveva dei dubbi? I pregiudizi dell’autodifesa? I “meglio loro fuori” … di noi. Vergogna? Forse, ma in pochi : credo!. E se non c’è vergogna chi li ripaga questi “benpensanti” (cinici : basta?). Lasciamoci pure sulla soglia del benbensante. Vergogna , vergogna postuma, vergogna dei mentitori pubblici. E le anime belle ? Bell’impotenza! Verrebbe da dire!! Bell’impotenza: con chi potrei prendermela per questa impotenza in cui sento di appartenere ! Vergogna : mi sento un idiota “volonteroso”. Ma mi sento di vivere in un mondo fatto di “idioti volubili”, di idioti che ogni tanto sono “persone ragionevoli”. Ho vergogna anche per loro ! Me ne vergogno io, non mi chiedo se loro possano provare vergogna. Non c’è risposta adeguata. La prassi ha premiato ancora i “realisti” : peccato, una occasione perduta (ancora una volta). Ma una proposta si può fare? Piccola: io separerei il mio essere peggiore da un mio essere sognatore e positivo. E nutrirei diversamente questi mie “esseri”!. Questo , forse, potrei proporlo come innovazione, come azione per il livello associativo!
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