domenica 24 agosto 2008

- Sospiri e respiri

Sospiri
di quando è l’eccitazione
che evolve in positivo
Sospiri
di quando il tema
non è di interesse
Sospiri
che sospingono
verso dei futuri immaginati
ma non per questo fattibili

Respiri
inconsci delle prime volte
Respiri
durante l’esercizio giovanile
Respiri
nell’esercizio maturo
per tenersi in forma
Respiri
che accompagnano
l’evolvere della maturità
fino alle sue trasformazioni radicali

giovedì 21 agosto 2008

- Appunto di passaggio

(su schemi interpretativi e operativi)

- Meccanicismo (variabile)
Il sistema di “misurazione matematica” delle forme e quindi del loro divenire via cause ed effetti.

- Biologismo (dinamico)
Sistema della “visione biologica” della complessità delle forme vitali e delle loro conseguenze ed evoluzioni

- Decisionismo (diffuso)
Sistema della “composizione risultante delle decisioni” come forma di lettura dinamica e riprogettazione dell’idea e della pratica delle materie nelle loro evoluzioni. Sistema base per disporre di una guida attrezzata per operare decisioni potenti per plasmare la presenza nell’esistente.

lunedì 18 agosto 2008

- Olimpiadi 2008


- OLIMPIADI 2008
- anche voi francesi avete le olimpiadi?
- Ma certo, monsieur
- Noi italiani abbiamo il nuoto femminile,la scherma maschile e il quattro con…
- Nous avons … nuoto maschile, tiro con l’arco e corsa ad ostacoli..
- Noi abbiamo… i cento,i duecento e i quattrocento metri..
- E noi Cinesi … abbiamo quelle del Ping-pong

domenica 17 agosto 2008

- Sarcasmo 6 - Sarcasmo inconsapevole (!?)

Oggi sui giornali esce la notizia (e il testo) del recupero di un discorso di Gandi dal titolo “Fate battere i vostri cuori all’unisono con le mie parole”. Discorso tenuto il 2.aprile del 1947 a Nuova Deli dal Gandi. Piccolo particolare : la pagina ha una sua bella sponsorizzazione di Telecom Italia che rimanda al sito “AVOIcomunicare”. Che non si possa leggere liberamente …. del sarcasmo inconsapevole in tutto questo ?

Ma anche qui non scherziamo :

“a Messina vi è l'ente porto che ha un cda da primato: 12 membri per un ente con un solo dipendente. Il consiglio tra gettoni di presenza e indennità intasca ogni anno 130 mila euro sui 225 mila stanziati dalla Regione mentre altri 45 mila finivano in studi e consulenze. Nonostante il nome, l'ente non si occupava del porto sullo Stretto ma di una zona franca istituita nel 1952 e mai realizzata: 56 anni di soldi buttati in pasto a Scilla e Cariddi.”
http://www.blogitalia.it/leggi_blog.asp?id=40452

- Sarcasmo 5 - Sarcasmo perdente

Raccontiamoci una favola. Ma si,vai, raccontamela. Eccola qui, in sintesi. A cavallo della fine del millennio secondo e dell’inizio del terzo si aggirava in una piccola area dell’Europa (un territorio socialmente martoriato da una deindustrializzazione oggettiva e non preparata; un territorio con una classe dirigente mozzata alla radice dalle sue insipienze e malefatte ; un territorio con una società civile inadeguata per una progettazione sociale che non passasse dall’impoverimento culturale ed economico (almeno a breve)) un gruppetto di candidati alla nuova leadership politica. Fu cosi che si presentarono sulla scena politica (almeno perché …. degli altri non ne parliamo qui) due attori (ufficiali) : un “nano” e un “baffetto”. Un baffetto che riteneva di essere “scaltro”. Quest’ultimo pre-preparato al ruolo dalla passione politica e dalla appartenenza ad una struttura e nomenclatura che aveva retto l’opposizione storica del paese (Un paese che si presentava al giro del millennio come il territorio delle pluralità in-sintetizzabili). Il primo era – invece - una tal bel ceffo che ,per sua esplicita ammissione, passava una parte consistente del suo tempo a fronteggiare la pressione della giustizia che lo incalzava per “mille corbellerie”. Il baffetto si presentava come l’uomo del realismo e della normalità, ma fatta una eccezione su quest’ultima : non transigeva dall’evidenziare un certo acume politico da lui espresso, governato e sintetizzato. “Si dà che”.. in quel paese le cose succedessero e susseguissero in modo burrascoso e che i due si confrontassero , anche se ad armi dispari, in modo continuo (durante un paio di decenni). Fortunatamente non erano sempre loro i primi attori. Ma questa nostra considerazione storica vuole (semplificando molto) concentrarsi solo su di loro, anzi su uno solo di loro : il baffetto. Sta di fatto che il nostro – che si dichiara realista - “sfida” sul terreno istituzionale prima e sulla legalità immaginabile e augurabile poi il nostro nanetto. Anticipiamo le conclusioni, veniamo subito al risultato : tre a zero per il nanetto. Perché mai tre? Raccontiamolo. Il baffetto prova a “trattare” (“confrontarsi?”) con il nanetto sul fare e disfare una riforma istituzionale per via di una commissione (bicamerale). Il nanetto sta al gioco finché gli conviene e fa saltare il tavolo lasciando il nostro leader “massimo” un po ammaccato. Poi ci riprovano a “confrontarsi” sul tema di un certo “conflitto di interesse” e il nanetto vince ancora per un chiaro “nulla di fatto” letterale : siamo due a zero (e soprassediamo sulle motivazioni possibili e o immaginabili / inimagginabili). Ma sentite questa. Il nanetto dopo averne fatte delle “più belle” – ad un certo punto della sua storia imprenditoriale - sta per fallire. La conduzione dei sui “affari” è semplicemente vacua, perdente e in profondo rosso economico. Il core del suo impero è nientemeno che la gestione della costruzione dell’agenda sociopolitica (di quel martoriato territorio europeo) e dei contenuti culturali (insomma i media…) di una nazione. Che fare? Ecco la mano del destino che interviene : qualcuno gli manda un sorvegliante – salvagente. La si butta sull’economico ! Chi sia stato “il mandante” non è dato sapere : … sembra che fossero degli istituti di credito. Con una particolarità : tutto questo avveniva all’ombra di un “governo con baffetto”. Ora, lasciamo la storia per un appunto particolare. In tutta questa storia ci piace “raccontare” “evidenziare” la forma del confronto preferito , la forma dell’esposizione e comunicazione tipica del nostro baffetto : il sarcasmo. Si, lui usava ed usa il sarcasmo come forma espressiva, come arma dialettica,come (evidente manifestazione di) evidenza della superiorità “cognitiva” e progettuale ! Peccato che tanto sarcasmo non sia mai caduto sulla strada di damasco e anziché supportare politiche progressiste abbia “inflitto” di fatto (forse, qui la storia gli dà troppa importanza) consistenti conseguenze negative alla società che viveva in quell’angolo d’ Europa che si sdraia incerta e a volte pigra nel grande mare mediterraneo. E tutto questo con buona pace per la potenziale simpatia del nostro.

- Note a margine (per curiosi o individui che faticano a credere nelle favole) senza valore di citazione storico referenziale

-16 novembre 2001 - Cari DS, manca ancora il rospo - di Paolo Sylos Labini
“…I leader dei ds hanno detto che la perdita dei consensi dipende in primo luogo dalla grave inadeguatezza dei programmi. Vero. Hanno detto anche che dipende dai litigi interni. Anche questo è vero. Manca però il rospo: il grave errore di strategia commesso quando, per avviare la Bicamerale, quei leader hanno cercato in tutti i modi un accordo con Berlusconi, che doveva essere il socio di un'impresa tanto ambiziosa quanto assurda”
- Io Berlusconi e la Bicamerale 23 Novembre 2001 di Massimo D'Alema (lettera sull'Unità in risposta ad un articolo del professor Paolo Sylos Labini apparso sullo stesso giornale il 16 novembre.)
www.massimodalema.it/interventi//documenti/dett_partito.asp?id_doc=227 - 14k
- Noi, Berlusconi, l'opposizione di Paolo Sylos Labini 24 ottobre 2001
- http://www.uonna.it/ragnatela6.htm
LA RAGNATELA: DALLE TRAME NERE AL GOVERNO BERLUSCONI.
Traccia storica e considerazioni di Renata Franceschini, Soccorso Popolare - Padova
- Sull’orlo del fallimento
Debiti per 4 mila miliardi. Così la Fininvest ha rischiato il naufragio. Poi, la quotazione in Borsa. Ovvero: come diventare ricchi con i «comunisti» al governo. di Bancomat
http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/debiti.html
- E Silvio blinda la cassa Fininvest 28 gennaio 2008 - MILANOFininvest inizia la sua terza vita da un salotto e una villa. Il salotto è quello buono per eccellenza, Mediobanca, dove il Biscione, - dopo anni di estenuante anticamera - si è conquistato una strategica poltrona di prima fila.
(Affari&Finanza, 28.1.08)
- Aldo Giannulli: "Lo stato parallelo - Cronologia 1942-1992"; collana I libri dell'Altritalia; supplemento al n.9 di "Avvenimenti".
- AA.VV.: "Banda armata -La sentenza del giudice Casson su 'Gladio'"; collana I libri dell'Altritalia; supplemento al n.48 di "Avvenimenti".
- Michele Gambino: "La Loggia P2 - La storia e i documenti"; collana I libri dell'Altritalia; supplemento al n.12di "Avvenimenti".
- Gianni Flamini: "Il memoriale di Gelli"; ed."L'Espresso".
- Inciucio - Come la sinistra ha salvato Berlusconi - Peter Gomez e Marco Travaglio - BUR - Biblioteca Universale Rizzoli Prefazione di Giorgio Bocca.
“.. È dall’inizio dell’èra Berlusconi che questa sinistra ipocrita fa campagna contro chiunque si opponga al suo doppio gioco. Ma che rispetto si può avere per gente che se ne infischia della libertà d’informazione e mira soltanto a stare nella stanza dei comandi e dei buoni stipendi?
Giorgio Bocca
L’“inciucio” compie dieci anni. Il primo a parlarne fu Massimo D’Alema, nel 1995. Poi, in sei anni di governo, il centrosinistra evitò di risolvere il conflitto d’interessi e di liberalizzare il mercato televisivo. Risultato: informazione taroccata modello Tg1 e niente satira politica. Dopo Regime, questo libro racconta le acrobazie parlamentari dei ne¬mici-amici del Cavaliere e le spartizioni “bipartisan” delle Authority e della Rai. Poi le nuove censure di regime contro Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero, Sabina e Corrado Guzzanti, Grillo, Paolo Rossi, Massimo Fini, Beha e altri militi ignoti; e gli attacchi a Report, Fo, Hendel, XII Round e così via, fino a Celentano & C. Senza dimenticare i giornali: la guerra a Furio Colombo e gli assalti estivi dei “furbetti del quartierino” al “Corriere della Sera”, con l’appoggio della finanza bianca, azzurra e rossa. Alla fine, una proposta di legge e un appello al governo che verrà: perché restituisca la televisione pubblica al suo vero padrone, il pubblico.”
http://www.marcotravaglio.it/libri/inciucio.htm

venerdì 15 agosto 2008

- Sarcasmo 4 - Sarcasmo ottimista

Attenzione : Che succede ?
… Cade una tegola !
Ottimista sarcastico : Ma va, è una tegola che si è mossa all’ingiù, senza troppe conseguenze..
Attenzione : Cosa fai ?
Ottimista sarcastico : Nulla.
E tra se e sé..
“Mal che vada a qualcun altro si crea un piccolo inconveniente.
Ma lo ripareremo…”

martedì 5 agosto 2008

- Sarcasmo 3 - Sarcasmo vignettistico


Anche questo è ...... sufficente? ... efficente ? efficace ?


lunedì 4 agosto 2008

- Sarcasmo - 2 Sarcasmo volontario e involontario


Nel girovagare, tra blog, arrivo a quello della Ravera che propone questo “pezzo di vita” quotidiana :

L’intelligenza degli altri 27 Luglio 2008
Fremo, rompo le balle, divento irrequieta. Rileggo mezzo caso di Freud, prendo e lascio l’ultimo romanzo di Yehoshua ( “Fuoco amico”, non eccelso). Nuoto e corro fino a sfinirmi. Dormicchio un po’, ma il pomeriggio è in agguato, sono le ore della scrittura e io non so stare senza scrivere. Rileggo un po’ di W. Whitman. Scarico la posta. Provo a scalettare un racconto…così, tanto per dare un ordine a un paio di pensieri ossessivi. Lo straccio. Immagino di continuare il romanzo che ho finito:prendo appunti su un ipotetico 1989 in cui far muovere Emma e Maria…Il disordine cresce nella mia testa e sul tavolo della terrazza. Si ammonticchiano libri, fogli, appunti. Acchiappo un vecchio Heidegger, “sentieri interrotti” che mia figlia mi ha regalato qualche anno fa. Incomincio a leggere “L’artista è l’origine dell’opera. l’opera è l’origine dell’artista”. Leggo tre pagine…mi stanco”


Irrequietezza !!

“Apro i Quaderni di Malte Laurids Brigge e, finalmente, mi placo. Sentite che bello: ” Uno dovrebbe aspettare, raccogliere saggezza e dolcezza per tutta una vita, una vita lunga se possibile, per riuscire forse, proprio alla fine, a scrivere dieci righe buone. I versi non sono, come si crede, sentimenti(i quali si hanno abbastanza presto), sono esperienze”. Il messaggio arriva forte e chiaro.
Chiudo i taccuini, poso la penna. Intanto, dietro gli scogli che orlano la terrazza, il sole incomincia a tramontare.”

Appello alla “Saggezza” !!

Una pagina di ordinaria follia - Lidia Ravera - 24 Luglio 2008
Un’ intera pagina del “Corriere della Sera”, la numero 19, sezione Cronache, è dedicata al rapporto che il nostro Paese ha instaurato con i Rom. “Bombe molotov in un campo nomadi della capitale: baracche lambite dalle fiamme, abitanti in fuga”, leggo, ed è il resoconto dell’ennesima scorribanda aggressiva della “peggio gioventù”, quella che per futili motivi (noia, razzismo da frustrati, testosterone senza meta) minaccia la vita di donne e bambini, distrugge roulotte, lascia divorare dal fuoco oggetti e provviste, vestiti e suppellettili domestiche. Erano a viso scoperto, hanno detto gli aggrediti, e gridavano insulti. …. “


Indignazione !!

Ma è più in là - altrove - che trovo una chiave “utile” di lettura (una chiave di lettura) del limite del discorso proposto sui “tempi odierni”. Si cambia tema e siamo a PD e ’68.

1) – “ Buona avventura - 8 Ottobre 2007
Non sono a Roma, quindi non posso fare la campagna elettorale (sono nella compagine numero 3: a sinistra con Veltroni). Forse, anche se fossi a Roma, non la farei. Quando cerco di convincere qualcuno, mi sembra sempre di dire le bugie. E poi anch’io, mica detengo certezze, cerco solo di capire in che direzione si riparano più danni. Due parole però vorrei spenderle, per augurare a tutti, tutti noi, noi che andremo a votare per eleggere il segretario di un Partito Nuovo (non un nuovo partito!), e l’assemblea che discuterà le nuove regole, buona avventura. Ho maturato l’opinione che proprio di questo si tratti, di un’avventura.”

2) – Intervistata in una trasmissione proposta da Rai Education (un giorno del 2008) l’ho sentita esprimere il seguente concetto (liberamente riportato) : “con il 68 e il 77 (intesi come movimenti…) abbiamo operato una dilatazione delle libertà a fronte di impegni e rischi personali e generazionali…assunti. Oggi i ragazzi – invece - stanno in casa (magari davanti alla TV) e non si prendono delle responsabilità fino ai trentanni ed oltre… Serve intervenire, …. responsabilizzandoli !” ndr

Ecco, se una persona come la Ravera esprime irrequietezza, amore per la saggezza e ribellione - non mi basta ma - sta bene : esprime un senso comune del malessere e forse anche una molla che porta al ricercare il nuovo oggi. Ma poi c’è il sottofondo che leggo diversamente. Lo leggo non tanto come “sarcasmo” voluto (più o meno implicito) ma come “sarcasmo involontario”. Come possiamo ragionevolmente ipotizzare una “avventura” ( .. magari “adeguata” .. ndr) questo PD ? Specie se ci volessimo riferire ad una “avventura” capace di “guidare” qualcuno ad approcciare meglio i temi filosofici e pratici di questa nostra società? Basta guardare la data degli auguri e le conseguenze e la situazione pratica e politica ad oggi del ruolo del PD per darsi delle risposte sensate su queste possibili domande. E’ vero che lei dice del suo scrivere che “non scrivo per i posteri”. Ma scrivendo e pensando serve comunque sforzarsi di aderire creativamente alla realtà in movimento. E occorrerebbe farlo in modo efficace specie nelle “costruzioni” di percorsi possibili da suggerire e socializzare. Ma passiamo oltre, ad un altro tema. Come posso non leggere come “sarcasmo” - qui certamente ed ancor più involontario – l’affermazione che la porta a considerare le conquiste di liberta e nuove relazioni che si sono aperte con il 68 /77 come possibile base motivazionale di un problema che si è riverberato sulle nuove generazioni in termini di “lassismo e/o irresponsabilizzazione” delle stesse. Il discorso proposto (sintetizzando molto ) è questo : noi (68/77) ci siamo fatti le lotte per cambiare le relazioni; ci siamo impegnati in prima persona, siamo usciti di casa presto (.. perché stavamo male ndr) invece questi giovani (d’oggi) sono un po smidollati e irresponsabili e pensano solo a stare bene in questa situazione. Una situazione in cui la generazione del 68/77 gli dà copertura. I giovani oggi stanno in casa fino ai trentenni…. anziché costruirsi spazi di loro autonomia.. e responsabilità. Un punto di vista, ok . Ma un punto di vista diverso è quello che invece riconosce come la nuova condizione di libertà sociale conquistata e diffusa con il 68/77 si è riverberata nella società e consente alle generazioni di sopportarsi e supportarsi. Forse non basta ma è un grande passo avanti. Dovremmo tornare all’autoritarismo del passato ??

Sarcasmo involontario !!
No, il sarcasmo non basta più né quando è voluto né quando è involontario.